Sia, nuova social card, come presentare domanda
- avvocatocapizzano
- 1 set 2016
- Tempo di lettura: 3 min

A partire dal 2 settembre sarà possibile richiedere il Sia (sostegno d’inclusione attiva), la nuova social card a sostegno del reddito delle famiglie più bisognose, nelle quali siano presenti persone minorenni, figli disabili o una donna in stato di gravidanza: il sussidio potrà arrivare a 400 euro mensili per i nuclei familiari più numerosi ed essere integrato, eventualmente, dalla regione o dal comune di residenza degli interessati.
Rispetto alla “vecchia” social card, o meglio alla carta acquisti, il Sia risulta certamente d’importo più consistente, in quanto cresce con l’aumentare del numero di componenti del nucleo familiare: tuttavia, a differenza della precedente social card, il Sia richiede unapartecipazione attiva di tutti i componenti della famiglia all’inclusione lavorativa e sociale.
I servizi sociali del comune, in collaborazione con i servizi per il lavoro, redigono difatti uno specifico progetto per ogni persona della famiglia beneficiaria del sussidio: a seconda dell’età, delle competenze e delle esperienze possedute, può trattarsi di un programma formativo o della ricerca attiva di lavoro. Pertanto, se non c’è un impegno concreto nell’attivarsi per uscire dalla situazione di bisogno economico e marginalità, il sussidio non viene erogato: in questo modo si vuole evitare che l’aiuto si concretizzi in un sostegno passivo.
Sia: come presentare la domanda
I moduli di domanda per ottenere il Sia possono essere reperiti presso il proprio Comune di residenza, oppure possono essere scaricati e stampati dal sito web dell’Inps.
In particolare, all’interno del portale web dell’Inps, il modulo di domanda è presente come allegato al messaggio, pubblicato il 2 agosto scorso [1], contenente le istruzioni dettagliate per la compilazione delle domande.
La domanda è composta da diversi quadri, nei quali devono essere indicati i seguenti dati:
– quadro A: dati del richiedente/titolare della carta di pagamento; in questo quadro devono essere indicati nome, cognome, data di nascita, indirizzo di residenza, codice fiscale ed estremi del documento di identità di chi effettua la domanda;
– quadro B: requisiti di residenza e cittadinanza: in questo quadro deve essere indicato se l’interessato è cittadino italiano, comunitario, familiare di un cittadino italiano o comunitario, o straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; in ogni caso, è necessario avere la residenza in Italia da almeno 2 anni, alla data di presentazione della domanda;
– quadro C: requisiti familiari; in questo quadro deve essere indicata la presenza di almeno uno dei requisiti che danno diritto al Sia, cioè la presenza nel nucleo di una donna in gravidanza, di un disabile o di un minorenne;
– quadro D: requisiti economici; in questo quadro deve essere specificato il possesso di un Isee inferiore a 3.000 euro; ricordiamo che l’Isee è l’indicatore, determinato dalla dichiarazione sostitutiva unica (DSU) della situazione economica della famiglia;
– quadro E: nel quadro E deve essere specificato che nessun componente del nucleo familiare è beneficiario di NASPI o di ASDI (rispettivamente, indennità di disoccupazione e assegno di disoccupazione), ovvero della carta acquisti sperimentale o di un altro ammortizzatore sociale, con riferimento agli strumenti di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria;
– quadro F: valutazione multidimensionale del bisogno; in questo quadro viene attribuito un punteggio per ogni particolare situazione tutelata:
nucleo familiare con 2 figli di età inferiore a 18 anni: 10 punti;
nucleo familiare con 3 figli di età inferiore a 18 anni: 20 punti ;
nucleo familiare con 4 o più figli di età inferiore a 18 anni: 25 punti;
nucleo familiare in cui l’età di almeno un componente non sia superiore a 36 mesi: 5 punti ;
nucleo familiare composto esclusivamente da genitore solo e da figli minorenni: 25 punti;
nucleo familiare in cui per uno o più componenti sia stata accertata una condizione di disabilità grave: 5 punti;
nucleo familiare in cui per uno o più componenti sia stata accertata una condizione di non autosufficienza: 10 punti;
nucleo familiare in cui tutti i componenti in età attiva si trovino in stato di disoccupazione, avendo dichiarato la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa ed alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l’impiego: 10 punti.
Per quanto riguarda la situazione economica, viene attribuito un punteggio massimo di 25 punti, determinato come segue:
– al valore massimo (25 punti) si sottrae il valore dell’Iseeprecedentemente diviso per 120: ad esempio, se l’Isee del nucleo è pari a 2.400, si ottengono 5 punti (25 meno 20, che risulta da 2.400 diviso 120);
– il Sia non è erogato se il punteggio non è almeno pari a 45.
Dall’ammontare del beneficio sono sottratte eventuali altre misure disostegno al reddito (come la carta acquisti ordinaria, o l’incremento del Bonus bebé). Per le famiglie che soddisfano i requisiti per accedere all’assegno al nucleo familiare con almeno tre figli minori, il beneficio è automaticamente ridotto, a prescindere dall’effettiva richiesta dell’assegno.
La domanda deve essere presentata al proprio comune di residenza, che a sua volta deve trasmetterla all’Inps.
[1] Inps mess. 3275/2016.
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