Abuso sessuale: come si dimostra
- avvocatocapizzano
- 7 ott 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Se la tua ex fidanzata ti ha denunciato sostenendo che tu l’abbia costretta ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà, fai attenzione perché la sua testimonianza è sufficiente a farti condannare.
È quanto ha ribadito (per l’ennesima volta) la Cassazione [1] precisando che, nel caso di reati sessuali, le dichiarazioni fornite dalla vittima si ritengono attendibili fino a prova contraria.
Ciò significa che, se vuoi dimostrare che l’accusa è falsa, devi prima provare che la tua ex fidanzata sta mentendo e cercare di spiegare perché lo sta facendo.
Ma cerchiamo di capire meglio.
Quanto contano le dichiarazione dei testimoni?
Avrete sentito dire spesso che, nel processo penale italiano, la prova si forma in contraddittorio tra le parti.
Ciò significa che il pubblico ministero può svolgere le indagini, ascoltare i testimoni nel chiuso dei suoi uffici, ma poi tutto ciò che ha fatto deve essere ripetuto in tribunale, alla presenza dell’avvocato dell’imputato, del difensore della vittima (se c’è) e del giudice.
Il testimone, di solito, è una persona estranea ai fatti che si vogliono accertare con il processo, per cui le informazioni che riferisce si considerano sempre vere, fino a prova contraria.
Quanto conta la dichiarazione della vittima di un reato?
Se la testimone è la denunciante, la situazione cambia.
La vittima del reato, infatti, ha un interesse personale a dichiarare che l’imputato è colpevole.
Le sue parole, quindi, saranno ritenute credibili dal giudice solo se saranno confermate anche da qualche altro testimone.
Se il testimone è la vittima di un abuso sessuale?
Se la testimone ha denunciato una violenza sessuale (anche se èvittima del reato e, quindi, ha un interesse personale al processo) il giudice dovrà considerare vere le sue dichiarazioni.
Poichè, infatti, nel corso di un abuso sessuale, di solito, la vittima è sola con il suo carnefice, non ci sarà nessun altro testimone oculare che potrà smentire la sua dichiarazione.
Questo è il motivo per cui, in alcuni casi, il giudice crederà allatestimonianza della vittima addirittura quando altri testimoni (non oculari) daranno una versione dei fatti diversa dalla sua.
Cosa posso fare se sono innocente?
Nei reati di natura sessuale, se la vittima insiste nel dire che sei stato tu, è davvero difficile dimostrare la tua innocenza.
L’unica possibilità è:
spiegare di avere un alibi;
o cercare di chiarire per quale ragione (di lite, di odio) la vittima stia dichiarando il falso per farti condannare
[1] Cass. sent. n. 41467 del 4.10.2016
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