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Risposarsi dopo la separazione con negoziazione assistita

  • Immagine del redattore: avvocatocapizzano
    avvocatocapizzano
  • 17 nov 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

I tempi per risposarsi dopo una precedente separazione cambiano in base al tipo di procedura prescelta da marito e moglie: difatti, se questi procedono a una separazione consensuale i tempi per il divorzio sono solo di sei mesi. Viceversa, in caso di separazione giudiziale, il divorzio – e quindi il successivo matrimonio – potrà intervenire solo dopo un anno.

La separazione consensuale è quella che avviene con l’accordo degli ex coniugi su tutti gli aspetti del distacco: dal mantenimento, alla divisione dei beni, all’eventuale collocamento dei figli e alla ripartizione delle spese.

La separazione consensuale può essere fatta al Comune (in presenza del Sindaco o, in sua delega, dell’ufficiale di stato civile). In tal caso, però, è necessario che:

  • la coppia non abbia avuto figli;

  • al di là dell’assegno di mantenimento, non vi siano altri spostamenti di denaro o di proprietà dei beni (ad esempio, trasferimento auto, donazione casa, ma anche divisione dei mobili all’interno dell’abitazione, restituzione spese di ristrutturazione e prestiti vari, ecc.).

Se invece la coppia ha avuto figli e intende regolare trasferimenti patrimoniali con l’atto di separazione potrà separarsi davanti al tribunale (ma con un procedimento molto più breve rispetto alla causa di separazione ordinaria – quella che avviene quando non c’è un accordo tra le parti – che, di norma, si sostanzia in un’unica udienza davanti al Presidente del Tribunale di conferma dell’accordo) oppure con la negoziazione assistita. Quest’ultima è un accordo sottoscritto alla presenza dei rispettivi avvocati (uno per la moglie, uno per il marito). Quest’accordo ha gli stessi effetti di una sentenza. Dal momento della sottoscrizione dell’accordo di negoziazione assistita decorrono sei mesi per poter divorziare. La negoziazione assistita, infatti, è – come appena detto – una forma di separazione consensuale e, quindi, il termine per arrivare al divorzio è dimezzato rispetto alla separazione giudiziale. Una volta avvenuto il divorzio – che potrà anch’esso, ma non necessariamente, avvenire con procedura di negoziazione assistita o davanti al tribunale – ci si potrà risposare.

La separazione giudiziale, invece, avviene esclusivamente davanti al tribunale. Si procede a una vera e propria causa, con tanto di testimoni e avvocati perché gli ex coniugi non hanno trovato accordi sulle condizioni della separazione. In tal caso, il termine per divorziare e, quindi, risposarsi è di un anno. L’anno però non decorre dalla fine della causa, ma dalla prima udienza, quella che avviene davanti al Presidente del Tribunale che fissa le condizioni provvisorie del divorzio in attesa che si proceda alla sentenza definitiva.

Nuovo matrimonio: entro quanto tempo?

Sintetizzando, chi ha proceduto con separazione consensuale (davanti al Sindaco, con negoziazione assistita o in tribunale) ha sei mesi per divorziare e quindi per contrarre nuovo matrimonio. Chi invece ha proceduto con separazione giudiziale (solo davanti al giudice) ha un anno per divorziare e risposarsi: l’anno decorre dall’udienza presidenziale.

 
 
 

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