top of page

Pensione di reversibilità, a quali figli spetta?


La pensione di reversibilità [1] spetta ai figli minori di 18 anni; agli studenti di scuola media superiore o professionale fino a 21 anni; agli studenti universitari in corso legale di studi e comunque non oltre 26 anni; ai figli maggiorenni inabili a carico del lavoratore defunto.

Non solo. La pensione di reversibilità spetta anche ai figli adottivi e affiliati del lavoratore deceduto; ai figli nati dal precedente matrimonio del coniuge del lavoratore deceduto; ai figli naturali riconosciuti, o giudizialmente dichiarati, dal coniuge del lavoratore deceduto; ai figli postumi nati entro il 300° giorno dalla data di decesso del padre; ai figli che, avendo i requisiti per il diritto, alla data di morte del genitore, erano sposati. Dunque, nel caso del lettore, il diritto alla pensione di reversibilità può essere giustamente rivendicato dal figlio e l’Inps non potrà negare il pagamento.

Sulla questione, peraltro, è intervenuta proprio di recente la Cassazione che, con una propria ordinanza [1], ha altresì chiarito che, in caso di morte del titolare di pensione di invalidità, la pensione di reversibilità spetta a coniuge e figli minorenni, mentre ai figli maggiorenni spetta solo qualora essi siano riconosciuti inabili al lavoro e ancora «a carico» del genitore al momento della morte di quest’ultimo.

La vicenda decisa dalla Corte riguarda il caso di un uomo che aveva chiesto il riconoscimento del diritto alla reversibilità della pensione di inabilità goduta dalla madre convivente deceduta; alla sua richiesta, però, l’Inps aveva dato risposta negativa, ritenendo che non sussistesse il requisito dello stato di inabilità. Così il richiedente si è visto costretto a ricorrere al giudice, vincendo in tutti i tre gradi di giudizio.

Come una persona può essere dichiarata inabile al lavoro e qual è l’iter da seguire?

Abbiamo appena detto che, in caso di morte del titolare di pensione di invalidità, poi, la pensione di reversibilità spetta a coniuge e figli minorenni, mentre ai figli maggiorenni spetta solo qualora essi siano riconosciuti inabili al lavoro e a carico del genitore al momento del decesso di quest’ultimo.

Dunque, per ottenere la pensione di reversibilità del lavoratore o pensionato defunto, il figlio maggiorenne deve possedere due requisiti:

  • deve essere stato dichiarato dall’Inps «inabile al lavoro»

  • e, alla morte del genitore, doveva essere ancora «a carico» di quest’ultimo.

Ma quando una persona viene considerata inabile? Secondo la Cassazione, il requisito dell’inabilità va valutato secondo un criterio concreto: avendo riguardo al possibile impiego delle eventuali energie lavorative residue in relazione al tipo di infermità e alle generali attitudini del soggetto, in modo da verificare la permanenza di una capacità lavorativa dello stesso di svolgere attività idonee e tali da procurare una fonte di guadagno non simbolico [3].

In termini pratici si deve trattare di un soggetto che – a causa di infermità o difetto fisico o mentale – si trovi nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa.

Tale condizione fisica viene valutata dai medici Inps.

Quando una persona è ancora a carico del genitore?

Una persona (in questo caso il figlio del titolare della pensione) viene considerato a carico del defunto se si trova nelle condizioni di non autosufficienza economica; in caso di figli maggiorenni inabili superstiti, se la morte è avvenuta dopo il 31 ottobre 2000, la condizione della non autosufficienza economica sussiste quando il reddito individuale del superstite, dedotti i redditi non computabili per legge, non supera l’importo del trattamento minimo della pensione maggiorato del 30%.

Per trattamento minimo deve intendersi l’importo del trattamento minimo mensile di pensione previsto dall’assicurazione generale obbligatoria maggiorato di un dodicesimo della tredicesima mensilità [4] [5]. In particolare, un figlio può essere considerato a carico quando il reddito non supera 2.840,51 euro nell’anno (leggi anche Reversibilità figli, chi supera 652 euro la mese la perde).

[1] Regolata dalla legge 153/1969 e dalla legge 335/1995.

[2] Cass. ord. n. 26181/16 del 19.12.2016.

[3] Cass. sent. n. 21425/2011.

[4] Art. 14-septies L. 29 febbraio 1980, n. 33.

[5] Inps, circolare n. 185/2915.

Fonte: la legge per tutti


Posts recenti

Archivio

Follow Us

  • Facebook Social Icon
bottom of page